disturbo ossessivo compulsivo




Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla presenza di ossessioni (pensieri, immagini e impulsi) di tipo intrusivo e persistenti che  creano paura e disturbano la persona, la quale è costretta a mettere in atto azioni o pensieri ripetitivi, denominati compulsioni. La maggior parte delle persone con DOC ha sia ossessioni che compulsioni.

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo  colpisce il 2-3 % della popolazione, con età di esordio più frequente per i maschi  tra i 6 e i 15 anni, mentre nelle donne può comparire tra i 20-29 anni. Raramente compare dopo i 40 anni.  L’esordio generalmente è subdolo, per cui la persona non si rende conto di aver notevolmente incrementato un gesto ripetitivo che, generalmente era già presente.

Sebbene le ossessioni possano essere ritenute infondate e assurde, la persona non riesce a controllarle, per es. se è ossessionata dallo sporco e ha paura di contaminarsi,  è costretta a ripetere varie volte e a lungo il lavaggio delle mani, fino a  procurarsi delle lesioni, oppure se teme di non aver chiuso il gas è continuamente ossessionato dal dubbio per cui mette in atto rituali di controllo estenuanti spinto dalla  paura che si possa provocare un disastro.

In base alla tipologie delle ossessioni e compulsioni si distinguono varie forme di DOC:

  • da contaminazione, quando la persona ha l’ossessione di essere contagiata, contaminata dallo sporco, da germi o sostanze tossiche. La paura può riferirsi anche ai familiari. Le sostanze contaminanti possono essere anche escrementi, liquidi biologici, carne cruda, detersivi, solventi. La contaminazione può riferirsi anche a persone (tossicodipendenti, barboni) oppure avere una connotazione spirituale (il diavolo, il male). Se la persona o un familiare entra in contatto con una sostanza contaminante scattano i rituali di lavaggio, sterilizzazione, pulizia che vengono progressivamente estesi a un raggio di azione più ampio, nel contempo luoghi e situazioni vengono evitate per neutralizzare l’ansia.
  • da controllo,  derivante dalla paura di aver fatto qualcosa di sbagliato, di aver arrecato danno a qualcuno, di aver provocato un incidente. I rituali di controllo possono essere finalizzati a  prevenire danni e disgrazie (paura di non aver chiuso il gas, la porta di casa, della macchina).
  • da pensieri assurdi o scene visive in cui la persona compie atti indesiderati (ad es. compiere aggressioni, avere rapporti omosessuali o pedofili, tradire il partner, bestemmiare, compiere azioni blasfeme, offendere persone care). Il soggetto, in tal caso,  è preso dall’ansia perchè crede che quel pensiero o visione di se  possa essere realmente una sua caratteristica, cosa che invece risulta intollerabile e inaccettabile (es il pensiero di essere omosessuale suscita paura e angoscia che ciò sia vero, per cui si possono evitare tutte quelle situazioni che suscitino tale pensiero).
  • da superstizione eccessiva, quando un pensiero superstizioso diviene talmente esagerato che impone delle azioni ripetitive estenuanti. Per es, se la persona fa una preghiera deve farlo in un certo modo, con una certa ripetitività e un certo ordine, altrimenti subentra il presagio che ne ne derivi una grave conseguenza.
  • da ordine e simmetria, richiede che oggetti e quant’altro siano posti in modo ordinato, perfettamente allineati, simmetrici secondo una ben precisa sequenza. Se si riscontra il contrario seguono interminabili azioni per ridurre il loro stato di ansia.
  • da ordine e accumulo aparramento, inserito nel DSM 5 riguarda la tendenza ad accumulare  oggetti di ogni genere ( bottiglie vuote, asciugamani di carta usati, pacchetti di sigarette vuoti, scatole ecc.) privi di qualsiasi valore per la persona stessa, per paura di buttare qualcosa che potrebbe servire. Comportamento che diviene significativamente patologico quando lo spazio occupato dagli oggetti accumulati diventa talmente grande da sacrificare la persona e i familiari. Le ossessioni e la consapevolezza dell’assurdità del loro comportamento di accumulo è ridotta rispetto ad altre forme di DOC, ma sviluppano notevole ansia  se si chiede di buttare qualcosa.
  • da compulsioni mentali, che possono essere di vari tipi, tra cui quelle precedentemente elencate, ad esse non seguono compulsioni mentali, bensì cerimoniali mentali per evitare che si avveri il pensiero ossessivo e per ridurre l’ansia. Cerimoniali mentali possono essere il  pregare, contare, ripetere frasi, formule magiche, pensieri positivi o numeri fortunati ecc.

DECORSO E CURA

Il DOC  può richiedere un trattamento farmacologico, a supporto della psicoterapia, tra le quali quella cognitivo comportamentale si è dimostrata la più idonea sia nei bambini che negli adulti. Essa ha lo scopo di permettere alla persona di sviluppare  una strategia idonea ed efficace per contrastare i gravi sintomi, che come abbiamo visto, possono influenzare notevolmente il comportamento e le emozioni da risultare invalidanti.

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